Rio Maggiore


L´ultimo tratto del ˜Sentiero Azzurro¨ (Segnavia n. 2) è il famoso ˜Sentiero dell´Amore¨, che collega Manarola e Rio Maggiore in soli 30 minuti. Realizzato agli inizi del 1900 per rendere più agevole l´ammodernamento della linea ferroviaria Genova - La Spezia, venne dapprima chiamato ˜Strada Nuova¨, in seguito, complice il romantico paesaggio a picco sul mare, il nome fu sostituito dal più famoso ˜Sentiero dell´Amore¨, che tutt´oggi regala una bellissima passeggiata tra le più frequentate d´Italia. Rio Maggiore, punto di arrivo di questo splendido sentiero, si dispone sulle foci del Rio Maior, oggi coperto e lastricato. L´apertura delle ferrovie ha diviso il paese in due: il ˜borgo dei pescatori¨, affacciato sul mare e il ˜borgo dei contadini¨, rivolto verso il monte. Le case, disposte in schiere parallele, sono costruite in verticale, con tetti in ardesia e pietre per la muratura. Tutte hanno due entrate: una a livello del vicolo, l´altra sul retro, che anticamente garantiva una via di fuga in caso di attacco dal mare. Molte vie sono formate da scale e scalinate, che si snodano sinuose nel paese. La leggenda vuole il paese fondato nel VII secolo da un gruppo di profughi greci, sbarcati a Rio Maggiore per sfuggire alla persecuzione iconoclasta di Leone III, mentre un´altra fonte vede più semplicemente la sua origine in uno stanziamento di coloni locali, immigrati dall´entroterra. Nella parte alta del paese si trova la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, basilica con tre navate ed abside quadrata, eretta nel 1340 dal vescovo di Luni Antonio Fieschi. La facciata, rifatta nel secolo scorso, presenta elementi protoromantici antecedenti la costruzione della chiesa. All´interno si conservano un crocifisso ligneo di Antonio Maria Maragliano, una tela attribuita a Domenico Fiasella, altre pregevoli tele dei secoli XVII e XVIII e un organo meccanico Agati del 1851. Altri edifici degni di nota sono: L´Oratorio dei Disciplinati o Chiesa dell´Assunta, edificio del XV secolo, che conserva al suo interno un trittico con Vergine, Bambino e Santi Giovanni Battista e Domenico; La Cappella di San Rocco e S. Sebastiano, eretta nel 1480 a ricordo della tremenda pestilenza di quell´anno; i resti del castello iniziato nel 1260 dai Marchesi Turcotti di Ripalta e completato dalla Repubblica di Genova, che presenta due torri circolari e resti delle mura incorporate successivamente in un cimitero. A 354 metri sul livello del mare , a meno di un´ora seguendo il segnavia n. 3, si erge il Santuario della Madonna di Montenero, costruzione dalla datazione incerta, tra il XI e XIII secolo, completamente ristrutturata ad opera dell´architetto spezzino Piaggio nel 1847. All´interno un quadro del XVI secolo sostituisce un´immagine più antica della Madonna, ormai perduta, alle quali la tradizione aveva legato vicende miracolose, tra cui lo sgorgare di una preziosa sorgente.