stemma di Sestri Levante

La cittá di Sestri Levante

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Sestri Levante (Séstri in ligure; Segesta Tigulliorum in latino) é un comune italiano di 18.177 abitanti della provincia di Genova in Liguria. Per la sua conformazione geografica viene definita localmente come la "città dei due mari", essendo il centro storico sestrese affacciato sulle due baie "delle Favole" e "del Silenzio". E' il quarto comune della provincia per numero di abitanti.

Il territorio di Sestri Levante é situato nella Riviera ligure di levante e precisamente é una delle ultime località che si affacciano ad oriente sul Golfo del Tigullio. Dista circa 52 km ad est di Genova. Sorge sulla piana alluvionale del torrente Gromolo, a ridosso di un promontorio roccioso che viene solitamente chiamato dagli abitanti semplicemente "l'isola", che, proteso verso il mare, é unito alla terraferma da un istmo e divide la "Baia delle Favole", dove é stato ricavato il porto turistico e il cui nome venne attribuito dallo scrittore Hans Christian Andersen che qui soggiornò nel 1833, dalla più piccola ma ancora più suggestiva "Baia del Silenzio". Un'altra barriera prima delle spiagge della frazione di Riva Trigoso, che proseguono fino in località Borgo Renà, é costituita dal Capo di Punta Manara e monte Castello (265 m). In località Renà sorge il caratteristico scoglio dell'"Assêu" sormontato da una croce e più ad est si trovano punta Baffe e monte Moneglia (521 m) che nascondono la vista di Vallegrande e del territorio di Moneglia. Tra le due baie e l'istmo si sviluppa il centro storico, mentre la parte più moderna occupa la piana che, estendendosi tra il mare e le colline dell'entroterra, dividono Sestri Levante a nord dalla val Graveglia con il monte Bianco alto 876 m e a nord-est dalla val Petronio con il monte Caddio (390 m), monte Bomba (608 m) e monte Incisa (700 m); a nord-ovest il promontorio di Sant'Anna prosegue per un difficile ma suggestivo e panoramico crinale sul golfo del Tigullio, fino ai monti Costello (498 m), Zucchetto (614 m) e Capenardo (693 m). L'attuale territorio comunale é costituito dall'area cittadina e da trentadue frazioni: Azaro, Balicca Ponterotto, Cascine, Fossa Lupara, Ginestra, Libiola, Loto, Montedomenico, Pila, Riva Trigoso, Rovereto, San Quillico, San Bartolomeo, San Bernardo, Santa Margherita di Fossa Lupara, Santa Vittoria di Libiola, Tassani, Trigoso, Vignolo, Villa Arpe, Villa Campomoneto, Villa Carmelo, Villa Costa, Villa Costarossa, Villa Fontane, Villa Manierta, Villa Rocca, Villa Rocche, Villa San Bernardino, Villa Scorza, Villa Staffora e Villa Zarello, per un totale di 33,49 km2. Confina a nord con il comune di Ne, é bagnato a sud dal mar Ligure, ad ovest confina con Lavagna e il mar Ligure e ad est con Casarza Ligure e Moneglia.

Una immensa distesa azzurra, un mare limpido conosciuto ed apprezzato per la pulizia delle acque e la qualità delle attrezzature turistiche, un mare rispettato nella sua integrità, confinante con la terra dove le trasparenze dell'acqua disegnano riflessi cristallini nel magico incontro delle due baie: la baia del silenzio e la Baia delle Favole che guardano rispettivamente lo sperone roccioso di Punta Manara e il Golfo del Tigullio. Sestri Levante é il luogo dove il sole illumina gli arenili dorati, incorniciati dall'anfiteatro dei monti dove godere la penombra degli uliveti e delle fitte pinete.Sestri Levante é rinomata località di villeggiatura, con due belle spiagge, aperte ai lati dell'Isola, chiamate rispettivamente Baia delle Favole (da S. Anna verso ponente) e Baia del Silenzio (così battezzata dal poeta locale Giovanni Descalzo), che unisce l'istmo al promontorio. Quest'ultima baia, per la trasparenza delle acque, per la cornice naturale in cui é inserita e per la pittoresca presenza delle case che le fanno corona, fu luogo prediletto da molti illustri ospiti di Sestri: fra gli altri, Lord Byron, Goethe, Wagner, Hans Christian Handersen ed Ernest Hemingway.

CENNI STORICI

A metà strada tra Portofino e le Cinque terre, la cittadina si sviluppa sulle alluvioni del fiume Gromolo, che hanno provocato l´unione alla terra ferma di una antica isola, formando così una penisola a Nord della quale vi è il porto.

Nota già ai tempi dei Romani come Segesta Tigullorum, abitata dai Liguri Tigulli (la cui denominazione sembra collegarsi all´uso di coprire i tetti con tegole di ardesia), Sestri Levante ha una origine sicuramente più antica. La conferma proviene dal ritrovamento di alcuni reperti trovati a Santa Vittoria e a Loto,dove esistono due antiche miniere di rame ormai esaurite, che dimostrano lo sfruttamento delle stesse fin dai tempi preistorici.

Fu soprattutto questo metallo ad attirare gli Etruschi, che influenzarono gli usi e i costumi degli abitanti del luogo.

Nel 148 a.c. Sestri Levante fu conquistata dai Romani, i quali costruirono la rete viaria che vide nascere centri rivieraschi come Portus Delphini (Portofino), Segesta Tigullorum (Sestri Levante), Tigullia Intus (Lavagna) e Clavarum (Chiavari).

Dopo il crollo dell´impero romano, Sigestrum subì invasioni da parte dei Longobardi e dei Franchi, fino ad essere dominata intorno agli anni 1000 dalla famiglia dei Fieschi, conti di Lavagna.

Nel 1229, i feudi fieschi di Rapallo, Chiavari e Sestri Levante decisero di unirsi alla Repubblica di Genova e i sestrini fornirono a Genova navi ben equipaggiate, che parteciparono a molte battaglie sostenute dalla Repubblica.

Dopo l´occupazione nel 1300 da parte dei ghibellini, Sigestri cadde sotto il dominio milanese. Famoso in questo periodo è lo scontro navale nel 1431 tra navi genovesi comandate da Francesco Spinosa e quelle veneziane al comando di Pietro Loredano, che si concluse con il ritiro delle truppe veneziane.

Tra il 1454 e il 1478 vi fu un intenso braccio di ferro per il dominio sulla Riviera tra gli Sforza e i Fieschi, con la vittoria di questi ultimi.

Intorno al 1500 le vie ˜carugi¨ del centro cittadino erano un trionfo di botteghe artigiane: bottai, cestai, fabbri...˜Cá di Ferè¨ è la denominazione antica usata ancora oggi per indicare il quartiere dove all´epoca erano concentrate le officine.

Intorno al 1542 e nel 1632 il paese subì violente incursioni da parte dei pirati, e proprio per questo i rivani costruirono due torri di avvistamento: la Torre dei saraceni su Punta Manara e la Torre dei Bardi su punta Baffe, che avevano il compito di avvistare imbarcazioni sospette per dare l´allarme.

Durante la decadenza della Repubblica di Genova, le truppe austriache occuparono la Repubblica e per questo Genova chiese aiuto alla Francia; purtroppo però, nel 1797 finì sotto il suo dominio. Nel 1814 la Liguria fu liberata anche dai francesi. Il castello della penisola fu armato fino al 1836, anno in cui fu demolito per adibire l´area alla costruzione del cimitero comunale.

Dopo la 1^ guerra mondiale fu ricostruito il castello della Penisola, attualmente chiamato ˜Gualino", ad imitazione dello stile antico. A quell´epoca risale la costruzione della torre ˜Marconi¨, chiamata così in onore dello scienziato Guglielmo Marconi che, proprio in quel luogo, ha compiuto i suoi esperimenti di radiofonia.

Durante la Seconda guerra Mondiale Sestri fu occupata dai tedeschi. Nel 1944 Sestri subì un violento bombardamento aereo da parte degli inglesi, che distrussero quasi completamente l´Oratorio di Santa Caterina, mentre rimase indenne la chiesetta di S. Nicolò. L´anno dopo Sestri fu liberata dai tedeschi.