Monterosso
Paesino con meno di 1700 abitanti, fu molto amato dal celebre poeta e premio nobel della letteratura Eugenio Montale, che qui trascorse le vacanze della sua infanzia e della sua giovinezza.
Egli rimase così affascinato dalla bellezza di questi luoghi che ambientò a Monterosso molte sue celebri opere, tra cui ˜La casa dei doganieri¨, ˜Punta del Mesco¨, e ˜Mereggiare pallido e assorto¨.
Costruita nel XVI secolo per difesa contro le incursioni piratesche,
la torre medioevale Aurora, che domina il paese dal ˜Colle dei Cappuccini¨, separa il Borgo antico da quello più moderno.
Degno di nota è il Convento dei Cappuccini, eretto nel XVII secolo, che conserva preziosi dipinti,
fra i quali opere di Luca Cambiaso, Bernardo Castello, Bernardo Strozzi e una bellissima crocifissione della scuola di Van Dyck.
Non meno importanti la Chiesa di S. Antonio del Mesco del 1335 e la Chiesa di S. Giovanni Battista, Parrocchiale del 1244 in stile gotico ligure, con tre navate e la facciata bicroma, tra la cui porta e l´abside svetta la torre campanaria merlata, costruita nel XV secolo, sopraelevando una preesistente torre di guardia.
A Monterosso possiamo poi ammirare la statua del gigante, struttura in cemento armato, eretta da Arrigo Minerbi di Ferrara nel 1910.
A 465 metri di quota da Monterosso, raggiungibile attraverso un sentiero in quaranta minuti, si erge il Santuario della Madonna Del Saviore, che pur conservando elementi gotico-romani, è stato ampiamente rimaneggiato nel Settecento. Da qui, nelle giornate più limpide, si può intravedere l´Arcipelago Toscano e la Corsica.